In un’intervista alla BBC, Macron afferma a sorpresa che un equivalente francese della Brexit avrebbe condotto allo stesso esito: l’uscita dalla UE. E dice la verità: sarebbe stato il grido di protesta delle classi medie e lavoratrici contro la globalizzazione
Secondo un recente rapporto sulla povertà, riportato da Les Echos, anche la situazione economica del popolo francese nell’ultimo anno sta rapidamente peggiorando, soprattutto fra i giovani, mentre i più anziani faticano a sostenere le spese sanitarie.
Zero Hedge commenta una notizia piuttosto trascurata dai nostri media: il livello di scontro tra Francia e Polonia. Nei giorni scorsi Macron ha imprudentemente attaccato il governo di Varsavia dicendo, tra le altre cose, che il popolo polacco “merita di meglio”.
Il britannico Daily Mail intervista un funzionario della Bank of America Merrill Lynch che sostiene che l’euro ha essenzialmente prodotto divergenze tra i paesi dell’eurozona fin dal momento in cui è stato creato, ed è per questo condannato al fallimento.
Uno scrittore afroamericano descrive sul Los Angeles Time quello che gli è successo durante una grave emergenza sanitaria in Francia, paese dove vive. Facendo riscoprire anche a noi la conquista – da non dare per scontata – di un servizio sanitario pubblico e universale
Mentre i dati del Ministero dell’Interno francese si susseguono (mostrando in questo momento una leggera tendenza all’aumento del gap tra Macron in testa e Le Pen che segue), Zero Hedge sottolinea un dato che comunque appare ormai incontrovertibile:...
Nel suo blog Russeurope l’economista Jacques Sapir esprime la sua visione sui candidati alle prossime elezioni presidenziali francesi. Nonostante qualche figura dignitosa e meritevole tra i candidati minori, il gioco sembra essere ridotto a quattro. Da...
Il City Journal pubblica un’analisi sul nuovo vento politico in Europa e nel mondo. Il dato rilevante è lo stravolgimento della “mappa” politica, in cui si incrociano e si confondono sempre più “destra” e “sinistra”. Un caso...
Un articolo del sito Gefira mostra il lungo dramma che vive il settore industriale francese da quando il Paese ha adottato l’euro. Questa crisi, che rispecchia quanto avviene in Italia, rende impossibile la creazione di posti di lavoro in un settore chiave...
L’interesse di questo articolo non è tanto il suo contenuto – nozioni ben conosciute dai nostri lettori – quanto il fatto che sia stato pubblicato su Le Figaro, pilastro della stampa mainstream in Francia (paragonabile più o meno al nostro Corriere della Sera)...
I fatti di questi giorni mettono a dura prova la razionalità. La paura diventa il miglior pretesto per scatenare pretestuose crociate “di civiltà” – ottima arma di distrazione di massa, se pensiamo che proprio oggi in Francia è stata approvata in via...
Jacques Sapir mette a nudo la riforma della legge sul lavoro in Francia: una riforma che demolisce le conquiste di un secolo e mezzo di lotte per i diritti del lavoro. Il punto critico, sottolinea Sapir, è che questa riforma aggredisce contratti e diritti collettivi,...
Jacques Sapir ci offre un aggiornamento sulla mobilitazione francese contro il “jobs act” transalpino (la loro svalutazione del lavoro). Di recente si è imposto un ampio movimento informale chiamato “Nuit Debout”, che coinvolge un numero...
Un resoconto parlamentare francese usa toni alquanto allarmati per denunciare la perdita di influenza della Francia nelle istituzioni europee. Certo, è quasi comico assistere alla preoccupazione di chi vorrebbe ancora credersi il faro d’Europa, ma è costretto...
Il portale FXStreet pubblica una breve analisi sulla nuova crisi che si profila nell’eurozona. Con l’entrata in vigore delle direttive sul bail-in, si intensificano le fughe di capitali dai paesi periferici verso quelli centrali, e gli squilibri Target2...
ZeroHedge riporta le dichiarazioni della Le Pen sul Grexit e analizza l’effetto che potrebbe prodursi se fossero confermate le prospettive elettorali per le prossime presidenziali francesi. Se nel 2017 a vincere fosse “Madame Frexit” non finirebbe...
Dal blog Goofynomics del prof. Alberto Bagnai, un post di commento ad un articolo del Wall Street Journal, che parla per luoghi comuni del declino italiano, mette in evidenza una importante causa della nostra crescita zero, che ha fatto la differenza rispetto, per...
Il punto di vista di Krugman sulla crisi di governo in Francia, pubblicato ieri sul New York Times: in sostanza, la Francia è malata di sola austerità. A breve, il punto di vista di Sapir. di Paul Krugman – 27 agosto 2014 Come ho già detto questa...
Secondo fonti di Damasco, un piano di attacco alla Siria molto più devastante e decisivo per il cambio di regime sarebbe stato abbandonato all’ultimo momento dagli americani in seguito al fallimento di una trappola tesa ai russi.
Contrariamente a quanto sostengono gli aggressori, gli attacchi aerei di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna contro la Siria sono stati lanciati in aperta violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite.
Alle fake news sugli attacchi chimici a Gouta è seguita la fake war con l’attacco di Francia, Regno Unito e USA in Siria. Me se pensate che a Washington sia tornato il buon senso, vi sbagliate: il confronto muscolare è solo rimandato a tempi più favorevoli agli USA.
L’occidente si appresta a cominciare una “guerra umanitaria” in Siria, come fece Hitler quando, dichiarando la sua “guerra umanitaria” alla Polonia, diede il via alla Seconda Guerra Mondiale.
Il notevole flusso del risparmio tedesco che si dirige ormai al di fuori della zona euro rappresenta un paradosso per un’unione monetaria che dovrebbe favorire l’integrazione. E i capitali tedeschi torneranno solo quando l’euro sarà crollato.
Lo scandalo Cambridge Analytica si sta dimostrando un ottimo pretesto per la UE, che può accelerare il giro di vite sui social media prima delle prossime elezioni europee del 2019. Ovviamente per combattere le fake news e preservare i nostri valori democratici.
L’economista italiano di Chicago analizza con crudezza la difficile situazione italiana e auspica che il populismo vincente spinga l’establishment italiano ed europeo a riformare l’eurozona e renderla sostenibile (percorso di difficile attuazione e quale utilità?)
Jacques Sapir offre una magistrale panoramica storica delle critiche mosse al progetto Euro fin dagli inizi, illustrando in modo completo ed esauriente come si tratti di un progetto distorto a fini politici il cui fallimento era già stato annunciato.
La BCE sta preparando un raid di 50 miliardi di euro sui profitti della BCE da sottrarre ai bilanci nazionali allo scopo di colmare con un colpo di mano il buco di bilancio dell’UE dopo la Brexit.
Quello che una volta era considerato il malato d’Europa si è ripreso a spese del resto del continente utilizzando il vecchio rimedio del mercantilismo seicentesco. Un modello di crescita iniquo e miope che non può risultare sostenibile a lungo termine.
“Se l’euro è stato concepito come un mezzo per organizzare e garantire una prosperità condivisa in Europa, ha certamente fallito”. Heiner Flassbeck torna a parlare del disastro dell’euro e della sua crisi esistenziale, di cui si avvantaggia solo la Germania.
Mentre molti si strappano i capelli per un risultato delle elezioni italiane inatteso, accusando gli elettori italiani – tanto per cambiare – di ignoranza, razzismo o estremismo, la causa è molto più semplice: dalla sua introduzione l’euro ha portato prima risultati economici deludenti, e poi disastrosi, impedendo la ripresa economica.
Le elezioni italiane rappresentano un chiaro referendum sulla questione europea, con i partiti europeisti letteralmente cancellati dal verdetto degli elettori. Questa sconfitta potrebbe diffondersi per contagio negli altri paesi, in primo luogo in Germania.
Perché l’euro è un disastro? Perché impedendo la svalutazione della moneta rende necessario imporre la svalutazione dei salari per riequilibrare gli shock economici, infliggendo sofferenze grandi e inutili. Quattro Nobel per l’Economia lo dicono.
“Una menzogna ripetuta all’infinito diventa realtà”. Ogni giorno di più, sembra che i media mainstream abbiano adottato la celebrae frase di Goebbels come la loro missione, adbicando ai doveri deontologi dell’informazione.
Nella ricca Germania i benefici della politica mercantilista tedesca basata sulla moneta unica e sulla compressione dei salari restano concentrati in poche mani e non esentano la parte debole dei lavoratori dal rischio povertà
Le elezioni politiche nazionali del 4 marzo saranno fortemente influenzate dalla situazione caotica dell’economia italiana, che nonostante 14 trimestri di “ripresa” risulta ancora ben al di sotto dei livelli pre-crisi. Lo spiega Bloomberg News con una serie di grafici.
Doppia intervista a Noam Chomsky e Ha-Joon Chang su temi che oggi sono quasi sempre oggetto di propaganda e falsità: la globalizzazione, i suoi vantaggi e svantaggi, la sua ineluttabilità, i sistemi per rimediare ai suoi danni, il reddito minimo universale.
E’ sempre più evidente che le élite economiche e politiche del mondo si considerano una “nuova aristocrazia globale”, e alla stregua della nobiltà di sangue feudale pretendono di godere del privilegio fiscale: essere esentate dal pagamento delle tasse.
Un documento elaborato da economisti francesi e tedeschi con nuove proposte di riforma dell’eurozona che potranno essere attuate dopo queste elezioni, e senza destar troppe proteste porterebbero a compimento l’esproprio del patrimonio pubblico e privato italiano.
I cosiddetti “esperti” economici, dalle loro torri d’avorio, insistono nel difendere teorie folli e imporre misure insensate, come l’abolizione del contante e i tassi di interesse negativi. Ma le persone troveranno altri mezzi per liberarsi da queste interferenze
Lo strano caso dell’Europa: un continente che ha scelto il proprio suicidio culturale diventando terreno di conquista e di scontro tra popoli. Con conseguenze potenzialmente catastrofiche.
La Reuters interroga i leader della Lega Salvini e Borghi, che confermano l’obiettivo politico di uscire dall’euro, preparando al più presto il terreno.
C’è una correlazione forte e diretta tra misure di austerità e incremento del voto al Partito Nazista nella Germania di Bruning, afferma un recente studio di storici dell’economia.
Intervista a Barba e Pivetti, autori de “La scomparsa della sinistra in Europa”, realizzata dal Collettivo Aristoteles, in cui si analizzano le cause e si propongono delle soluzioni, e alla quale noi aggiungiamo una domanda che ci pare fondamentale.
Prima di Alexis Tsipras, l’Europa ha distrutto le ambizioni riformiste di François Mitterand, trasformandole in un radicale programma neoliberale.
Secondo Bloomberg il divario di produttività tra i paesi più ricchi e quelli più poveri della zona non accenna affatto a diminuire e si prevede ancora in aumento nei prossimi cinque anni.
Il ministro norvegese per l’Immigrazione e integrazione spiega la linea del Paese nei confronti dei richiedenti asilo. Un’accoglienza generale e indiscriminata penalizza chi ha davvero bisogno di protezione e alimenta il traffico di clandestini.
Nonostante i proclami della Merkel, la Germania è destinata a tradire tutte le sue promesse in ambito di lotta ai cambiamenti climatici, a causa del suo utilizzo, massiccio e in aumento, del combustibile fossile più inquinante: il carbone.
Dopo la liberalizzazione dei capitali, negli anni 70, la politica ha gradualmente perso ogni potere, lasciandolo a entità sciolte da qualsiasi vincolo elettorale: da una parte i mercati, dall’altra le banche centrali. Tra questi giganti, è sparito il cittadino.
Sistema industriale spezzato in due, borghesia debole e divisa, regime immobile. In prossimità del suo centenario, una analisi delle circostanze economiche e politiche che hanno reso la rivoluzione russa del 1917 possibile, o addirittura inevitabile.
Un dossier del massimo interesse su una inquietante possibilità di cui già sono apparsi i primi segni: il tentativo della Germania di eludere il divieto alle armi nucleari impostole dopo la guerra mettendo le mani sull’arsenale francese attraverso l’ombrello europeo
Dal sito Gefira una densa intervista a Gianandrea Galiani di Analisi Difesa, che smonta la “svolta” del governo su ONG e migranti come un tentativo ipocrita di rassicurare gli italiani, mentre la situazione procede senza controllo, tra illusioni e trame di Francia e UK.
La classifica globale della crescita del PIL tra 2000 e 2016 in quasi tutti gli Stati del mondo fatta da The Sounding Line vede l’Italia in una posizione desolante, agli ultimissimi posti. È andata peggio soltanto in Yemen, Zimbabwe e Grecia.
Le nuove regole interbancarie Basilea IV, fortemente volute dagli Stati Uniti nonostante l’opposizione di Francia e Germania, rischiano di essere il colpo di grazia per il sistema bancario europeo, e di uccidere la già fragile ripresa globale.
La sospensione del blog Russeurope di Jacques Sapir è un segno allarmante della crescente intolleranza verso la libertà di parola e di espressione di chi non si allinea alla politica dominante. Firma anche tu la petizione per la sua immediata riapertura.
In un momento storico in cui sembrano riemergere ovunque spinte separatiste, German Foreign Policy analizza il ruolo della nazione tedesca nelle rivendicazioni di alcune regioni europee.
Un’ampia analisi sulle origini e la pratica della moderna ideologia “antifascista”, che estende il concetto di fascismo sino a comprendervi qualsiasi comportamento o idea che esuli dal politicamente corretto sino a soffocare ogni possibile dibattito
Quando un politico tedesco fa a una richiesta a un paese come la Cina a nome dell’Europa, normalmente ha secondi fini pro-Germania e pro-suo partito. Lo sa bene Cui Hongjian e lo scrive chiaramente sul Global Times.
Nell’Europa centrale e orientale la convergenza salariale con l’Occidente è in stallo – e chi è sotto accusa è la Germania.
Secondo Sapir, sono state la stupidità e la brutalità del governo Rajoy ad aver re-innescato il movimento indipendentista catalano, e solo una soluzione politica, col riconoscimento di un referendum legittimo, potrà disinnescare la crisi attuale.
Il programma economico di AfD mostra l’adesione del partito all’ordoliberalismo e all’economia sociale di mercato, di cui il partito si fregia di essere l’unico vero erede, e che vuole preservare come connaturati all’identità tedesca, contro le politiche europee.
Per Jacques Sapir, il CETA rappresenta un grave vulnus alla sovranità nazionale e ai principi democratici.
Una svolta importante che ci ripropone la questione della costruzione di un fronte di liberazione nazionale, che raccolga tutte le forze sovraniste e sappia mettere temporaneamente da parte i problemi di identità e le divergenze
Nel 2005 l’Economist descriveva il disallineamento dei tassi di cambio reali in Eurozona, con un disastroso apprezzamento di oltre il 20% di quello italiano rispetto alla Germania, nonché la compressione dei salari alla base della tanto decantata competitività tedesca.
Dove andranno e dove già sono stati dispiegati i cosiddetti foreign fighters dell’Isis, sopravvissuti alle battaglie? The Atlantic distingue tre gruppi, di cui i “rimpatriati” rappresentano il maggior pericolo per i paesi dell’Europa.
Lo smantellamento del sistema di sicurezza sociale imposto in Germania negli anni 2000, che ha trasformato i disoccupati in “lavoratori poveri” stigmatizzati e rigidamente controllati, ispira adesso la riforma del mercato del lavoro di Macron
Nei paesi dell’ex Africa Occidentale Francese che aderiscono all’unione monetaria del franco CFA, monta la protesta contro la valuta dell’epoca coloniale, agganciata all’euro, che protegge gli interessi della Francia impedendo lo sviluppo economico dell’area.
L’euro a 1,20 dollari rischia di rimandare in recessione le fragili economie periferiche del’eurozona, la cui ripresa è basata sulle esportazioni, ed è una nuova spina nel fianco per Mario Draghi, che dovrà continuare a mantenere il QE.
Riprendendo l’idea dei MiniBot, un articolo di Market Watch sostiene come una valuta parallela da affiancare all’euro potrebbe essere l’originale via italiana per liberare la propria economia dalle pastoie di una moneta troppo forte dominata dal marco tedesco
Sapir commenta due avvenimenti recenti che segnalano nuove difficoltà per l’euro: l’accusa della Corte costituzionale tedesca verso la BCE, e la proposta della doppia moneta di Berlusconi che velatamente ammicca a un’uscita dall’euro.
Il Financial Times pubblica un articolo sulla disuguaglianza sociale e la povertà in Germania. Il 40 percento dei tedeschi non possiede praticamente alcuna ricchezza, mentre una piccola élite detiene la stragrande parte dei mezzi di produzione.
L’accordo di libero scambio EPA tra UE e Africa Occidentale non è coerente con gli obiettivi di sviluppo della regione e ha anzi conseguenze opposte, intrappolando un gruppo di nazioni già poverissime in una crescita bassa e discontinua e impedendone lo sviluppo.
Per Taleb il cambiamento non dipende tanto dalla volontà della maggioranza, ma da una minoranza decisa e intollerante. Una riflessione importante per valutare le attuali retoriche di tolleranza, ma anche per non perdere fiducia nella possibilità di cambiare rotta
Su Foreign Affairs, un’articolata spiegazione dei motivi che nel dibattito pubblico americano sostengono la limitazione dell’immigrazione: tra problemi di integrazione, drenaggio fiscale e scarso impulso demografico, ci sono molte ragioni perché i tempi cambino.
Anche per la Germania, la soluzione più conveniente agli squilibri commerciali europei è una sua uscita dall’eurozona, per evitare altre forme più drastiche di riduzione dei suoi surplus commerciali, che porterebbero depressione e disoccupazione.
I dati dell’ultimo report del FMI parlano chiaro: gli scarti tra paesi con tasso di cambio sopravvalutato e sottovalutato aumentano, nonostante i dolorosi tentativi di effettuare svalutazioni interne. Finché restiamo nell’euro non c’è via d’uscita.
Il campione del liberalismo europeista nazionalizza un’impresa per difendere gli interessi francesi. Questa doppia contraddizione smaschera l’assenza di una linea politica coerente del governo francese e fa presumere che la nazionalizzazione di STX sia solo propaganda
È passato più di un anno dalla pubblicazione di European House of Cards, ma tutte le cause strutturali del fallimento dell’eurozona e le previsioni descritte in questo articolo di Stefan Kawalec rimangono tutt’ora in piedi, ugualmente inascoltate dai decisori politici.
Un articolo del Financial Times fa cadere un altro caposaldo della propaganda “eurista” e chiarisce quale sia la parte più vulnerabile dal punto di vista finanziario a seguito della Brexit: l’Unione Europea
L’Europa raccoglie i frutti della sua scriteriata politica nei confronti dell’Africa. Dopo aver causato guerre civili in paesi come la Libia, le “frontiere aperte” stanno portando i paesi europei sull’orlo della crisi sociale e civile.
Il Financial Times illustra una ricerca che mostra come il ruolo delle riforme Hartz nel successo economico tedesco sia stato sopravvalutato. L’impoverimento dei lavoratori che ne è stato una conseguenza danneggia l’economia non solo tedesca, ma mondiale.
Secondo il Financial Times, la ripresa nell’eurozona è fatta soprattutto di sottoccupazione e lavori precari, specie nei paesi mediterranei. Con la domanda aggregata debole, le imprese non sono disposte a assumersi il rischio di contratti a tempo pieno e indeterminato
Dalla rivista European House of Cards un intervento dell’economista Starbatty analizza la crisi dell’eurozona da una prospettiva Keynesiana. In quest’ottica il vero ostacolo alla ripresa economica della periferia europea è chiaramente il cambio fisso.
Jacques Sapir denuncia i primi atti di Macron: stravolgendo alcune tradizioni molto consolidate in Francia, calpesta la Costituzione e manifesta tutto il suo disprezzo per il popolo e per i suoi stessi sostenitori, al punto da configurare un silenzioso colpo di stato.
Secondo Vladimir Bukovskij, ex dissidente sovietico, l’Unione Europea è strutturalmente simile all’URSS e rischia seriamente di trasformarsi in uno stato totalitario; per la sua esperienza, la UE non è riformabile e può solo essere abbattuta, tanto prima tanto meglio.
Un bollettino di ricerca della BCE afferma che il sistema di regole dell’eurozona espone pericolosamente i paesi membri agli umori dei mercati, che le politiche post-crisi sono state fondamentalmente sbagliate, e che con la propria moneta sovrana non si può fare default
Estratto di un’eccezionale intervista a tre noti intellettuali, Eley, Paggi e Streeck, sul processo politico che da Maastricht ha travolto le basi della socialdemocrazia europea del dopoguerra, e sulle cause profonde della odierna crisi di rigetto
Sapir e Bloomberg mettono in luce come l’approccio del governo italiano alla crisi bancaria, che ha scelto di contrapporsi al meccanismo di risoluzione del bail-in scaricando sullo Stato le perdite delle banche, spinge l’Unione bancaria europea in una crisi definitiva.
Ogni volta che Youssef Zaghba atterrava a Bologna c’era qualcuno che lo aspettava non appena scendeva dall’aereo. Quando arrivava a Londra non era mai stato fermato all’aeroporto, nonostante i funzionari italiani avessero informato le controparti britanniche.
Jacques Sapir commenta il risultato del secondo turno delle elezioni legislative francesi, con la discrepanza drammatica tra la soverchiante maggioranza raggiunta da Macron e il paese reale, che per la stragrande parte ha votato altri partiti o non ha votato.
Cina e Russia hanno gettato le basi del proprio ordine mondiale e lo stanno tenacemente costruendo, con una peculiare suddivisione dei compiti: Mosca si occupa della sicurezza e Pechino dell’integrazione economica.
Sul Counterpunch si evidenzia il filo diretto tra l’attentato di Manchester e i gruppi di combattenti islamici utilizzati dall’Occidente per rovesciare il governo libico – e si esortano gli americani a svegliarsi, perché un Imperialismo Progressista non può esistere !
Bill Mitchell commenta la divergenza tra i dati ufficiali sulla disoccupazione e misurazioni più ampie che rilevano un indice di sottoccupazione almeno doppio e persistente, che non accenna a risentire della mitica ripresa. Lo ammette la stessa BCE, ma la stampa tace.
La persistente crisi europea e il comprovato fallimento delle politiche di austerità non sono sufficienti a far cambiare idea ad alcuni dei “falchi” della UE. Il ministro tedesco Schäuble non cambia di una virgola analisi che si sono già ampiamente dimostrate erronee.
Negli ultimi anni la Germania ha aumentato gli investimenti nella difesa e, per accelerare il recupero delle capacità militari, sta silenziosamente costruendo il potenziale nucleo di una futura forza armata dell’Unione Europea, ovviamente sotto il suo comando.
In un intervento per European House of Cards, Brigitte Granville, economista che ha assistito il governo russo nelle smantellamento dell’area del rublo negli anni ’90, ha tracciato alcune similitudini tra le disfunzioni della rublozona con quelle dell’attuale eurozona.
Paul Craig Roberts non usa mezza termini per commentare la vittoria di Macron alle presidenziali francesi, alla luce della dichiarazioni dello Stato Maggiore russo di aver motivo di credere che gli USA stiano preparando un attacco nucleare preventivo contro la Russia.
Macron sarà in grado di governare, o dovrà limitarsi a regnare? I poteri del Presidente francese sono significativi, ma non gli permettono di governare a suo piacimento. Per farlo, ha bisogno di una maggioranza parlamentare che per Macron sarà molto difficile ottenere.
Jacques Sapir commenta a caldo la vittoria di Macron al secondo turno delle presidenziali francesi. Il dato principale è l’esiguità della sua vittoria, se si considera lo schieramento mediatico a suo favore e il paragone con il risultato di Chirac contro Le Pen padre.
Il risultato delle presidenziali non lascia spazio a dubbi. La sera del 7 maggio Macron sarà, con ogni probabilità, eletto Presidente. Ma questa campagna lascerà cicatrici profonde Il paese è profondamente diviso e non riuscirà a riunirsi sotto il nuovo Presidente.
L’analisi sulla distribuzione dei voti al primo turno delle presidenziali francesi dimostra come non sia stata la linea dura contro gli immigrati ad attirare i voti al FN ma bensì la parte economica del programma, che rivendica un ruolo più attivo dello Stato.
Investigatori dell’intelligence italiana ritengono che un certo numero di miliziani dello ISIS provenienti dalla Libia si siano introdotti in Europa infiltrandosi in un programma destinato a fornire trattamenti medici ai soldati feriti dell’esercito governativo libico.
A dispetto dei suoi successi in campo economico, la Germania ha sempre maggiori problemi di disuguaglianza e povertà. E tuttavia Angela Merkel sembra poco intenzionata ad assumersene la responsabilità, mentre prepara i piani di battaglia per le elezioni di settembre.
Come riporta il sito francese eurocritico Ruptures, perfino i paesi “core” come l’Austria e la Germania subiscono le procedure d’infrazione della Commissione Europea se cercano di applicare leggi nazionali per la tutela dei lavoratori – in...
Un articolo di Tim Worstall su Forbes, pubblicato a gennaio di quest’anno, spiega la vacuità di Macron, probabile prossimo Presidente della Repubblica francese, e di tutto il mainstream sul tema euro. Fingere di riconoscere l’insostenibilità dell’...
Anche Le Monde si accorge che dietro l’immagine di professionista impeccabile il candidato alle presidenziali francesi Emmanuel Macron nasconde la realtà di un uomo ambiziosissimo, pressapochista e pronto a mentire per attaccare alcuni capisaldi della società...
La crisi di una fabbrica Whirlpool nella periferia di Amiens consente di distinguere i tratti fondamentali dei due candidati alle elezioni francesi, come riporta Zerohedge. Mentre l’ex banchiere di Rothschild Macron incontra a porte chiuse i vertici dei sindacati, la...
Jacques Sapir commenta i risultati del primo turno delle elezioni presidenziali in Francia mettendo in luce alcune novità senza precedenti: innanzitutto il quadripartitismo di fatto, con i due candidati esclusi che seguono i vincitori molto da vicino, e che...
Nel suo editoriale di commento al risultato del primo turno delle elezioni francesi, anche il giornale francese Le Figaro non può fare a meno di riconoscere il ritorno della lotta di classe, un fatto che riemerge in tutta la sua forza nonostante la rimozione del...
La CNN dedica un articolo al problema europeo della moneta unica. Attraverso le interviste a diversi esperti e cittadini europei – in particolare il nostro Alberto Bagnai, che apre e chiude l’articolo – sono sottolineati i difetti fondamentali alla base...
L’economista francese Jacques Sapir contesta la recente presa di posizione del Nobel americano Paul Krugman, il quale, pur essendosi spesso espresso anche con forza contro le politiche europee di austerità, ora in prossimità delle elezioni in Francia si...
Questa intervista del 2012 di Der Spiegel a Martin Schulz, oltre a dimostrare come in cinque anni non sia stato fatto nulla per risolvere i problemi della UE, chiarisce il pensiero dell’odierno avversario della Merkel, sedicente socialdemocratico e possibile...
In occasione della celebrazione del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, Ted Malloch e Giulio Tremonti – l’uno probabile prossimo ambasciatore statunitense presso l’Unione Europea e suo feroce critico, e l’altro ex ministro...
Alan Johnson spiega sul New York Times perché la sinistra dovrebbe rallegrarsi della Brexit. L’abbandono dell’Unione Europea non è un’occasione per isolarsi dal mondo, bensì la decisione necessaria per rifiutare l’ideologia liberista di cui l’UE è...
Il Financial Times si occupa delle condizioni dei titoli di stato italiani. La sfiducia dei mercati è stata mascherata per anni dall’intervento massiccio della BCE, ma nell’ultimo periodo i timori su una possibile riduzione del programma di quantitative...
Dopo la messa a nudo del colossale business dei rifugiati, dal sito Gefira un altro articolo di denuncia dell’attività delle ONG e dell’operato del Governo italiano sulla questione immigrati. Al di là della facciata, le ONG sono semplicemente diventate dei...
Un Jacques Sapir insolitamente sintetico e tagliente accusa i sedicenti difensori dell’Europa, i quali negando che l’uscita dall’euro sarebbe regolata dalla Lex Monetae mostrano di non conoscere le leggi della stessa Unione europea e di basarsi...
Un articolo da non perdere del Gatestone Institute fa luce su una norma recentemente approvata dal Parlamento Europeo, che limita la libertà di parola dei suoi stessi membri – tanto più degni di tutela in quanto unici eletti all’interno delle opache istituzioni...
La difficile situazione economica accresce tra i giovani francesi, specie nelle zone rurali e tra i meno istruiti, la consapevolezza che passeranno buona parte delle loro vite in condizioni materiali peggiori di quelle dei loro genitori. Il Front National della Le...
Su Zerohedge, un’analisi delle elezioni olandesi, in linea con quella del professor Ellman, traccia un parallelo tra Wilders e la Le Pen. Sbaglia chi crede che quanto accaduto in Olanda si ripeterà in Francia: diverse le culture, i sistemi politici, lo spessore...
Finalmente anche il Financial Times è costretto ad occuparsi del dibattito italiano sulla permanenza del Bel Paese nella moneta unica. E lo fa nella maniera giusta: intervistando l’economista indipendente riconosciuto come il più titolato ad esprimersi...
“Se Donald Trump vuole restituire all’America il suo ruolo egemone, se vuole ‘make America great again’, ma anche se non vuole, dovrà togliere di mezzo l’euro”, liberando l’Europa e il mondo dall’assurdo progetto di una...
Con la crescita delle forze anti-europeiste e le scadenze elettorali del 2017, l’eventualità che salti l’eurozona torna nei radar degli investitori. Questo articolo del Financial Times parla della crescente attenzione degli analisti verso il rischio di...
Le recenti rivelazioni di Wikileaks sullo spionaggio CIA hanno messo in ombra un altro scandalo di spionaggio, che coinvolge i servizi segreti tedeschi, il BND. Da un’inchiesta parlamentare è emerso infatti che il BND ha spiato per anni giornalisti stranieri...
Zero Hedge commenta le recenti affermazioni di Marine Le Pen sulle sue decisioni economiche nel caso dovesse vincere le elezioni presidenziali francesi, anche alla luce del programma elettorale recentemente pubblicato. Sebbene certi dettagli siano lasciati sul vago...
Un programma concreto e dettagliato, in 144 punti: presentiamo qui la traduzione degli impegni diffusi in un documento pubblico dalla candidata alla Presidenza della Repubblica francese, Marine Le Pen. Nel programma troviamo, al primo punto, il tema centrale del...
In questo approfondimento apparso su Makroskop Costas Lapavitsas, professore di economia alla SOAS di Londra ed ex membro di Syriza uscito dal partito per le sue divergenze sulla gestione della crisi, evidenzia la crescente instabilità politica intorno alla...
Un interessante articolo del Financial Times conferma che in Europa si sta iniziando a pensare al post-eurozona. I difetti economici insiti nell’unione valutaria, il problema dell’immigrazione e gli sviluppi geopolitici più recenti sono destinati a mettere...
Vincent Brousseau, ex economista alla BCE per 15 anni ed ora responsabile per le questioni monetarie e il passaggio al franco dell’Union Populaire Républicaine francese, analizza la spinosa questione dei debiti Target2, tornata alla ribalta dopo...
Su TheParliamentMagazine, pubblicazione che offre una rassegna di notizie, opinioni e commenti sulla politica europea, un lungo intervento di Ted Malloch, in cui il prossimo probabile ambasciatore USA a Bruxelles espone in maniera ampia la...
All’inizio di questa settimana l’ISPI (Istituto per gli studi di politica internazionale) ha pubblicato un sedicente fact checking sull’euro che promette “un’informazione sintetica e il più possibile fondata su dati oggettivi”. In...
Dopo aver correttamente previsto la crisi economica del 2008, la vittoria della Brexit, le elezioni presidenziali americane ed altri eventi, Nassim Nicholas Taleb, autore della collana “Incerto” sulle incognite globali, che include “Il Cigno Nero....
Nonostante tutti i media più diffusi non perdano occasione per decantare i presunti benefici – e in ogni caso l’inevitabilità – dell’immigrazione di massa, il sentimento popolare è ben differente. Come testimonia un recente sondaggio, gli europei sono in...
Dal blog Alphaville del Financial Times un’esauriente analisi – che aiuta anche a capire come funziona la bilancia dei pagamenti – individua il vero problema dell’America non tanto nei deficit commerciali bilaterali con paesi come il Messico, ma nello...
Jacques Sapir su Russeurope denuncia lo stile orwelliano del “Decodex”, un particolare motore di ricerca recentemente lanciato dal sito del quotidiano francese Le Monde, che pretende di indicare ai lettori quali siti di informazione sono affidabili e...
Abbiamo parlato da poco su questo blog di un episodio contemporaneo di scrittura alterata della storia. Qui ZeroHedge mostra un altro esempio eclatante, soffermandosi sui risultati dell’opera compiuta: scompare nell’opinione pubblica la consapevolezza del...
Transparency International – l’organizzazione con sede a Berlino i cui sondaggi sulla “corruzione percepita” non fanno altro che dimostrare come sia efficace la propaganda che dipinge certi paesi come più corrotti di altri – ha condotto...
Come già fatto in varie occasioni in Italia da Alberto Bagnai (ad esempio qui), anche Heiner Flassbeck denuncia su Makroskop come la stampa mainstream tedesca contribuisca a diffondere una narrazione non corretta della storia economica del proprio paese. In questo...
Il commentatore americano Paul Craig Roberts denuncia la deriva della sinistra americana, ormai ridotta a ragionare per appartenenza. Il suo obiettivo è unicamente quello di attaccare l’avversario politico con qualsiasi mezzo, senza occuparsi dei problemi. Ecco...
Il prof. Ted Malloch, probabile futuro ambasciatore nella UE degli Stati Uniti, ha concesso una interessante intervista a Kamal Ahmed, economics editor della BBC, nella quale, parlando del prossimo futuro accordo commerciale con la Gran Bretagna, ammette liberamente...
Proponendoci una riflessione sull’attualità del testo di J.M. Keynes “National Self-Sufficiency”, del 1933 – con la sua tripla esortazione ad adottare politiche protezioniste per motivi economici, politici ed etici – l’economista...
Con una lucidità e una franchezza sconosciute sui nostri media, Vaclav Klaus, in una lunga intervista a R T, passa in rassegna i temi caldi del dibattito attuale, dalle cosiddette forze anti-sistema che emergono sempre più forti negli USA e in Europa, ai...
Sul suo blog Russeurope il prof. Jacques Sapir analizza la questione del protezionismo, tornata alla ribalta dopo che il neoeletto Presidente Trump ha annunciato le sue politiche di difesa della produzione nazionale introducendo dei dazi per le imprese che...
Intervistato dalla BBC, il celebre sociologo politico Mark Blyth, reso famoso dalle previsioni corrette su Brexit e Trump, suggerisce che l’Unione Europea potrebbe finire nel 2017, con una vittoria del Front National nelle elezioni politiche francesi di aprile....
In questo articolo apparso su The guardian, lo scrittore Kenan Malik sottolinea come, nonostante i timori diffusi per il futuro della democrazia liberale, in realtà la democrazia sembra in forma abbastanza buona, perché è proprio nella logica democratica che le...
La rassegna stampa di Eurointelligence di oggi offre una copertura dell’attacco terroristico di ieri sera in Germania che, oltre ad analizzarne l’impatto politico, mette in luce la clamorosa reticenza dei media tedeschi ad ammettere che non si trattava di...
Nel secondo capitolo scritto per il libro L’euro est-il mort ? (qui la traduzione del primo), uscito in Francia a ottobre 2016, Alberto Bagnai risponde in maniera molto ampia, chiara e argomentata a una domanda cruciale che tutti ci poniamo: ce la farà il nostro...
Il consueto editoriale di Münchau sul Financial Times si concentra sulle implicazioni del NO alla riforma costituzionale. Le sue preoccupazioni, al di là del breve termine, sono per la sopravvivenza dell’euro, che vede legata al verificarsi di condizioni...
In occasione del referendum, una lucida lettera di Grigoriou Panagiotis sul suo blog Greek crisis ricostruisce quanto avvenuto ad Atene al tempo del referendum sull’austerità imposta dall’Unione europea e soprattutto durante il governo tecnico...
All’indomani del referendum costituzionale italiano, Heiner Flassbeck analizza su Makroskop cause e conseguenze del voto. Per l’Unione monetaria è in arrivo un vero e proprio terremoto, del quale le élite sembrano voler evitare a tutti i costi di...
Sul Financial Times, Wolfgang Münchau denuncia la cecità dell’establishment occidentale, che perfino nel momento della più grande minaccia alla sua esistenza non sa far altro che alzare la posta in gioco – e la tensione – proseguendo dritto per la sua...
La morte di Fidel Castro, avvenuta venerdì 25 novembre, ha avuto le reazioni più diverse: dai leader dei BRICS e dei paesi emergenti che lo ricordano come un esempio e un amico nelle lotta per l’indipendenza e la sovranità dei loro paesi, agli esuli cubani...
Nel primo dei due capitoli scritti per L’euro est-il mort?, libro pubblicato in Francia che raccoglie i contributi di più autori coordinati dall’economista Jacques Sapir, Alberto Bagnai – ben noto ai nostri lettori per il blog Goofynomics e presidente...
L’economista francese Jacques Sapir passa al setaccio sul suo blog Russeurope il programma di François Fillon, vincitore al primo turno delle primarie del centrodestra in Francia. La sua promessa di tagli alla spesa pubblica e austerità porterebbe a una politica...
Giuseppe Vandai, fondatore di RISORSE – Associazione per capire meglio l’economia, ci ha gentilmente inviato la traduzione di un’analisi della crisi italiana di Heiner Flassbeck, pubblicata in due parti su Makroskop. L’economista tedesco...
Da Eurointelligence una rassegna di commenti e un’analisi della risposta – o meglio non risposta – data alla elezione di Donald Trump da una Europa sempre più divisa e in cui tutti i nodi vengono al pettine. Al di là di solenni incontri e dichiarazioni,...
Teniamo le luci accese sulla Grecia. Dal blog Greek crisis dello storico ed etnologo Grigoriou Panagiotis abbiamo tratto alcuni brani presi da post diversi, che danno un quadro agghiacciante della situazione attuale del paese e dei disastrosi effetti...
Dal Boston Globe, un interessante articolo dell’economista Jeffrey Sachs sui costi dell’imperialismo americano, che ha ormai più di un secolo di storia. Le spese militari americane per le guerre in Medio Oriente hanno raggiunto l’incredibile cifra di...
Un bellissimo excursus storico di Counterpunch mette in risalto le gravi responsabilità dei media nei confronti delle più grandi tragedie. Le guerre e le oppressioni più grandi non sarebbero state possibili senza la colpevole collaborazione di stampa, radio e/o...
Da Foreign Affairs, una lunga intervista a Marine Le Pen, principale candidata alla presidenza francese nel 2017, nella quale la leader del Fronte Nazionale ribadisce la sua visione economica e sociale per la Francia, incentrata sul ritorno alla completa sovranità...
L’interessante sito Gefira pubblica un’analisi ricca di dati a proposito dell’effetto della moneta unica sulle economie periferiche dell’eurozona. Le conclusioni sono inequivocabili: la fissità del cambio ha danneggiato enormemente il settore industriale...
Dal blog Transition, di Domenico Mario Nuti, traduciamo un post ospite sul CETA, l’accordo economico e commerciale tra Canada e UE: se ne è parlato molto meno di quanto si sia parlato del TTIP, si sta silenziosamente avvicinando alla conclusione, e non è meno...
Come purtroppo spesso accade per l’euro, anche sulle ingerenze occidentali in Medio Oriente la sinistra resta in silenzio e ci tocca sentire da un personaggio di destra dichiarata – Marine Le Pen – la sacrosanta denuncia dell’irresponsabile comportamento USA e...
Pubblichiamo qui l’articolo in cui Tony Barber, la più importante firma del Financial Times sulle questioni europee, prende decisamente le distanze dal governo Renzi, criticando in maniera esplicita sia la riforma costituzionale che la riforma...
Il lato positivo della crisi dell’UE di Jakub Grygiel, settembre 2016 Foreign Affairs dichiara apertamente che l’Unione europea – debole, inconcludente e impopolare – non è più strategicamente interessante per gli Stati Uniti. In passato...
Il prof. Sapir spiega i dati dei sondaggi francesi, che mostrano l’avanzata dei candidati “sovranisti” per le elezioni presidenziali del prossimo anno, tanto a “destra” quanto a “sinistra”, con un totale che potrebbe facilmente...
Su Lost In Eu il giornalista e blogger Eric Bonse analizza i recenti viaggi di Angela Merkel e le sue recenti dichiarazioni rispetto alla “nuova” agenda politica. Secondo Bronse ci troviamo di fronte all’estremo tentativo della Germania di portare avanti le...
La realtà che ci viene raccontata è quella decisa dalle elite al potere, tra manipolazioni e sinistre analogie col mondo descritto da Orwell in 1984. Questo è quel che lascia la lettura dell’articolo, ironicamente leggero e sottilmente disturbante, di C.J....
Un coraggioso pezzo su “Le Figaro” denuncia la sconsiderata strategia dell’Unione Europea. La totale devozione al libero scambio della UE ha provocato solamente un drammatico impoverimento della sua classe media, non a beneficio delle popolazioni più povere dei...
Paul Craig Roberts, in un post molto pungente, rilegge la Guerra Fredda di ieri e di oggi alla luce delle responsabilità americane. Oggi come ieri è esclusivamente l’ambizione espansionistica statunitense, la sua aspirazione all’egemonia globale — non...
Un articolo sul Financial Times sfata il mito dell’Europa che ha ci portato la pace. L’idea alla base del mito è che lo scambio commerciale renda sconvenienti, e dunque impedisca, i conflitti. Lo stesso mito, spiega l’autore, è in voga da secoli, e...
Sul sito dell’UPR francese, troviamo un articolo attuale ma controcorrente riguardo il terrorismo. Invece che farci prendere dalla rabbia e dalla narrativa mainstream della “guerra di religione”, dovremmo interrogarci su chi trae vantaggio da questi attentati, e...
Un lucido Sapir collega chiaramente l’euro all’attuale crisi politica europea. La moneta unica ha privato i governi europei degli strumenti per agire in nome del benessere dei propri cittadini, violando anche il tacito patto, alla base delle democrazie, “no...
Il prof. Skidelsky su Project-Syndicate affronta uno dei miti più ostinati dell’ideologia neoliberale: quello della libera circolazione delle persone; ironicamente, questo mito sta crollando proprio ora che la “sinistra” lo aveva reso un...
Da Reports From Underground, un’analisi dei fatti di Nizza che sposta l’attenzione dalla crociata e dalla guerra di civiltà – dentro la quale rischiamo di finire travolti per la cruda violenza degli eventi – verso la pratica del...
Sul prestigioso NYT, il professore di letteratura e traduzioni presso lo IULM Tim Parks osserva allibito le reazioni post-Brexit. L’élite americana ed europea, anziché mettere in discussione la fiducia cieca in un progetto che sta fallendo tutti i propri obiettivi...
Da Spiked, magazine britannico ispirato all’umanesimo e ai principi della sinistra libertaria, traiamo questo articolo che getta brutalmente la maschera alla sinistra liberale britannica, che si è riunita a Londra nella Marcia per l’Europa contro il...
Larry Elliott, editor della sezione economia del Guardian, spiega il Brexit come qui lo abbiamo sempre inteso: un rifiuto della globalizzazione, di un modello economico imposto (perché presentato come unico possibile, inevitabile) dalle élite globali negli ultimi tre...
Alla vigilia del Brexit, il prof. Mark Blyth mette in campo l’essenziale, in quattro minuti di intervista per Athens Live. Quattro minuti che sgombrano il campo dalle sciocchezze sullo scontro generazionale e dalle altre trovate propagandistiche. Il Brexit è un...
All’indomani del referendum sul Brexit, il magazine online die Welt pubblica l’analisi di un documento confidenziale redatto dal Ministro tedesco delle finanze Schäuble per i prossimi negoziati sull’uscita del Regno Unito dall’UE. Come era prevedibile, la...
Sapir analizza il voto sulla Brexit e le implicazioni politiche. Mentre alcuni nostri politici e commentatori si coprono d’infamia ripetendo che il Referendum non si sarebbe mai dovuto indire, i cittadini britannici hanno dato lezioni di democrazia resistendo a...
Una presa di posizione netta sul Brexit: io voterei per uscire. Lo afferma sul suo blog Transition l’economista Domenico Mario Nuti, professore emerito di Sistemi Economici Comparati all’Università la Sapienza di Roma, già consigliere economico...
Mentre i media e la politica internazionale ci offrono uno spettacolo tragico di isteria collettiva sullo “spettro”, l'”ombra”, il “pericolo” (e così via) della Brexit, Wolfgang Münchau, editorialista del Financial Times, nota che...
La globalizzazione è diventata un’ossessione –denuncia Will Denayer su Flassbeck-economics– che impedisce alle forze progressiste il raggiungimento di qualsiasi obiettivo a qualsiasi livello. Nel voler diventare a tutti i costi “europea” e...
Sullo SpiegelOnline vengono resi noti i *veri* sondaggi sulla Brexit, disponibili presso il ministero degli esteri tedesco: pro e contro si equivalgono, mentre lo scetticismo anti-eurodittatura dilaga dappertutto. di Severin Weiland e Anna van...
Pubblichiamo un altro intervento della rivista “That Sinking Feeling” (ecco le traduzioni della parte 1, parte 2, parte 3 e parte 4). Il professor Vaubel analizza l’operato della Corte di Giustizia europea nell’ambito dell’unione bancaria. Tale organo ha...
Lo Spiegel Online ha pubblicato alcuni allarmanti e significativi dati sulla povertà infantile in Germania. Nel Paese indicato da molti come “La locomotiva d’Europa” 1 bambino su 7 sopravvive grazie al sistema di sostegno al reddito introdotto nei primi anni...
Nella sua ultima colonna sul prestigioso settimanale liberal Die Zeit, Jochen Bittner si sofferma sull’ evidente fallimento dell’Unione Europea, paragonato dall’editorialista al crollo di un impero. L’analisi di Bittner è in perfetta linea con quella della...
In questo denso articolo pubblicato sul suo blog Russeurope – e destinato a fare parte di un dossier sul ruolo degli Stati nel processo della globalizzazione – Jacques Sapir riflette sui pericoli che corre oggi la democrazia, ricordando come questa si...
Il sito Free Thought Project riporta un articolo sui legami di Hillary Clinton con l’attacco chimico al gas sarin a Ghouta, in Siria, nel 2013. Dalle relazioni tra USA e Siria (ne avevamo parlato qui), al ruolo della Clinton nella politica estera USA e...
Un bellissimo e attualissimo pezzo del prestigioso opinionista USA Craig Roberts commenta impietosamente le rivelazioni sul TTIP. Questo accordo, propagandato come moderno e benigno, non è che uno strumento nelle mani delle multinazionali senza scrupoli per sovvertire...
Il sito Press Project ci aiuta a ribadire un concetto che ogni tanto pare sfuggire nel dibattito europeo. I soldi usati da UE e FMI per i “salvataggi della Grecia” sono serviti quasi unicamente a salvare le banche greche e le loro creditrici, ossia quelle del...
Un documento trapelato dalla Commissione Europea ed esaminato dal Guardian mostra come l’organo europeo abbia in programma di rinnovare la licenza per l’uso del glifosato, il diserbante ampiamente prodotto dalla Monsanto, nonostante l’opposizione di...
Sul sito del Institute for New Economic Thinking, un importante contributo di Heiner Flassbeck e Costas Lapavitas chiarisce in maniera definitiva la questione se la forza esportatrice tedesca provenga dalla concorrenza sleale della compressione salariale o dalla...
L’economista tedesco Heiner Flassbeck torna a sottolineare in questo articolo la reale causa della crisi dell’euro, ovvero l’enorme surplus delle partite correnti tedesco che nel 2015 ha toccato un nuovo record arrivando all’8,5% del PIL (e per...
Un breve ed efficacissimo articolo di Flassbeck, di ritorno dalla conferenza di Cernobbio sulla situazione economica mondiale ed europea, distrugge svariati luoghi comuni che incredibilmente continuano a circolare tra gli economisti sulla “ripresa” e sulle...
L’ambiente di tassi d’interesse negativi e la mancanza di investimenti profittevoli sta spingendo investitori e banche dei paesi core, e della Germania in particolare, in una gigantesca bolla immobiliare. I prezzi delle case raddoppiano di anno in anno, gli...
Su Stratfor un interessante articolo fa notare che, nonostante ogni occasione sia buona per invocare maggiore integrazione europea con la scusa di maggiore sicurezza, è la stessa struttura dell’Unione a rendere insicuro il proprio frammentato ma promiscuo ambiente....
La nuova legge sul lavoro in discussione in questi giorni in Francia sta provocando forti mobilitazioni soprattutto tra i giovani studenti di Parigi. Nel caso non ne abbiate avuto notizia dai nostri media… ecco un articolo del Huffington Post francese con un...
La rivista on line Social Europe denuncia gli accordi presi tra UE e Turchia sui rifugiati. Tali accordi violano i diritti delle persone coinvolte e non risolvono alcun problema. Si tratta dell’ennesimo caso in cui a livello europeo dominano gli interessi particolari...
Dal sito Politico.eu, vale davvero la pena di riportare la traduzione integrale del lungo e dissacrante articolo (di cui abbiamo già parlato qui) in cui Robert Kennedy jr riassume agli americani ipnotizzati (e agli alleati europei) il “disgustoso”...
La questione dei rifugiati appare sempre più esplosiva, l’accordo con la Turchia è giudicato improponibile. Dalle colonne del Financial Times Wolfgang Münchau, direttore di Eurointelligence e da sempre euroscettico/possibilista, si indigna per questo...
Come di consueto, Sapir ha parole sagge sul suo blog in tema di eurocrisi. L’economista francese articola in cinque tesi i modi in cui la moneta unica sta condannando alla miseria un intero continente. Occorre al più presto riconoscere la verità: l’euro è la...
Ecco un ottimo articolo di Zerohedge che riprende un tema a noi caro: i limiti e i vincoli del processo di globalizzazione. Per molti motivi la globalizzazione ha raggiunto il suo massimo, e il suo aumento non si è tradotto nei benefici che ci si attendevano, anzi. La...
Nell’articolo apparso su Flassbeck-Economics l’economista Martin Hoepner analizza il manifesto e gli obiettivi di DiEM25, la nuova iniziativa lanciata dall’ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis. A emergere è il quadro di un movimento...
Il prof. Sapir commenta i libri, in prossima uscita, di Mervyn King e Joseph Stiglitz. Entrambi lanciano dure critiche contro il sistema della moneta unica, colpevole di aver generato non solo una catastrofica crisi economica, ma anche una sempre più evidente crisi...
L’intervento di Hans-Olaf Henkel su That Sinking Feeling, a proposito della crisi dell’Eurozona e del Brexit: “uno dei grandi paradossi della politica di salvataggio dell’euro è che spinge fuori dall’Unione europea la Gran Bretagna, quando è...
Con una serie di interessanti grafici, il prof. emerito John Weeks della London University dimostra su Social Europe lo stringente nesso causale tra le strategie di austerità imposte dalle regole UE e la stagnazione senza precedenti dell’Europa del dopoguerra,...
Il britannico Daily Mail pubblica gli allarmanti commenti di alcuni esponenti di spicco della scienza medica sull’inaffidabilità e pericolosità di molti farmaci in circolazione. Purtroppo la grande industria farmaceutica, ovviamente guidata dal profitto e non...
Pubblichiamo oggi altri due interventi della rivista “That Sinking Feeling” (ecco le traduzioni della parte 1, parte 2 e parte 3). I professori Starbatty e Vesperini analizzano gli effetti dell’euro su due nazioni in particolare: Germania e Francia. Se Vesperini...
Dal sito de l’Union Populaire Républicaine – nuovo movimento politico francese che si propone il ristabilimento della democrazia con l’uscita dalla UE e dall’euro – una interessante analisi del Prof. Vincent Brousseau sul meccanismo e...
Jacques Sapir riflette sulla crisi dell’euro e su come stia distruggendo l’Europa, non solo dal punto di vista economico ma anche da quello politico, ad esempio con la presa del potere da parte di organismi informali come l’Eurogruppo. Mentre i...
Su La Tribune si fa chiarezza sul “successo” delle riforme in Spagna, un paese che ha ancora la seconda disoccupazione più alta dell’Uem. E lo chiamano miracolo. di Romaric Godin, 1 Febbraio 2016 La creazione di posti di lavoro in Spagna...
Il sito anglo-americano capx pubblica un’interessante elenco sui falsi miti dell’opinione pubblica americana riguardo l’Unione Europea. Oltreoceano come in Europa, è siderale la distanza tra la propaganda che vorrebbe dipingere come eccellente tutto quello che...
Jacques Sapir sul suo blog Russeurope riporta un recente sondaggio condotto dalla Gallup International dal quale emerge come l’opinione pubblica del nostro paese si stia spostando a favore di un ritorno alla moneta nazionale. Per Sapir, i paesi dove più forte...
Il Guardian riprende le considerazioni di Albert Edwards, noto analista presso la borsa londinese, e della Royal Bank of Scotland, sulla situazione finanziaria globale. La caduta dei mercati a inizio anno, la svalutazione delle monete dei paesi emergenti, il crollo del...
Un estratto dell’ultimo libro di Jacques Sapir, “Souveraineté, Démocratie, Laïcité”, interessante perché fa piazza pulita, con una chiarezza molto persuasiva, delle visioni su un’ “altra Europa”, mostrando come la...
Nel suo editoriale di inizio anno sul Financial Times (che titola “La molteplicità delle crisi in Europa non è casuale“) Wolfgang Münchau sostiene che le tante contraddizioni e crisi che attraversano l’Europa sono tutte frutto della stessa causa:...
Dal sito Euroactiv, un rapporto sull’evasione fiscale chiarisce come le regole fiscali della UE siano applicate con la massima intransigenza nei confronti della popolazione ordinaria e dei paesi vinti, mentre godono del massimo della discrezionalità e...
Un grande Sapir sul pericolo di guerra civile in Francia. La classe politica asservita alla élite oligarchica soffia sul fuoco delle divisioni etniche e religiose – così come sul disprezzo degli elettori del Front National – sovvertendo l’unica...
Brookings pubblica un articolo di Bastasin (in passato lo avevamo conosciuto per questo) che commenta una proposta del ministro tedesco Schäuble apparentemente finalizzata a imporre la “disciplina fiscale” nell’eurozona – proposta che tra...
Questo bollettino della Banca Centrale Europea getta via la maschera della decenza. Il problema — sostiene con incredibile sincerità nella sua violenza — è che nonostante la disoccupazione aumenti non si riesce ad abbassare i salari dei lavoratori quanto si...
Perfino il Financial Times, pur se anni dopo Goofy, si arrende all’evidenza: la svolta di Draghi è inutile e il QE non serve a far ripartire l’economia o l’inflazione. Dopo anni in cui “SuperMario” è stato dipinto come il salvatore dell’eurozona, che col...
Dovrebbe essere una totale ovvietà, e invece questo articolo di Bloomberg View spicca tra la pletora delle opinioni dei giornalisti di ogni parte politica che stolidamente puntano il dito contro gli effetti del terrorismo e della paura del diverso. Se c’è...
Pubblichiamo oggi altri due interventi della rivista “That Sinking Feeling” (ecco le traduzioni della parte 1 e parte 2). Il primo intervento è di Zdzisław Krasnodębski, filosofo sociale, professore all’università di Brema e parlamentare europeo, che...
Il blog The Total Collapse legge e commenta un recente resoconto del Ministero della Difesa Russo, che riassume la situazione sulla guerra in Siria. Il report afferma che il famigerato Stato Islamico è sull’orlo della sconfitta. Buona notizia. Peccato però...
Pubblichiamo oggi altri due interventi della rivista “That Sinking Feeling” (qui la prima parte). Si comincia con Brigitte Granville, professoressa di Economia Internazionale e Politica Economica presso la School of Business and Management, Queen Mary, università...
Ancora un tagliente articolo di ZeroHedge sugli “insospettati” amici dell’ISIS. Se l’abbattimento del jet russo da parte delle forze armate turche ha destato qualche sospetto sugli equilibri in campo, ecco una documentata conferma che è...
Una disparata congrega di noti economisti (tra cui Giavazzi, de Grauwe, Blanchard, Tabellini, ecc.) ha deciso che adesso, solo adesso!, c’è ampio consenso sulle cause (tassi di cambio fissi, euro simile a valuta straniera, squilibri di debito estero) e le...
Zerohedge riporta un breve riassunto di tutte le crisi attualmente in corso in Europa. Scorrendola non si può non essere d’accordo con Tyler Durden quando afferma che oramai nel vecchio continente regna il caos e che la crisi dei migranti possa essere...
Tra serio e scherzoso, questo breve commento del Premio Nobel Paul Krugman suona anche inquietante. Le grandi depressioni economiche si risolvono con ampie manovre di stampo keynesiano; ma purtroppo, ci insegna la Storia, lo stimolo fiscale per il quale alla fine si...
I terribili avvenimenti di Parigi hanno gettato la Francia nel caos, e il Presidente Hollande ha fatto quanto ci si aspettava da lui, proclamando lo stato di emergenza. Secondo Sapir la massima autorità francese probabilmente non si è resa conto dell’importanza...
L’orrendo massacro di Parigi è purtroppo la realtà quotidiana di molti paesi, come Iraq, Siria, Libano o Afghanistan, da anni. Da anni, ma non da sempre. Sì, perché in passato molti paesi sembravano “normali”. Questo duro articolo di OpenDemocracy...
Nel post francese su Goofynomics il prof. Bagnai condivide con i suoi lettori alcuni eventi del suo viaggio tra Rouen e Parigi: in primo luogo la chiara considerazione espressa al convegno di giuristi tenutosi a Rouen sull’idea di stato federale europeo, e...
A un anno dallo scandalo dell’enorme evasione fiscale organizzata in Lussemburgo, nulla è cambiato nella UE per le multinazionali che evitano come sempre di pagare le tasse sui loro enormi profitti. Il sito euractiv riporta i risultati di un’indagine che vede...
Il giornale on line Spiked fa una interessante riflessione sulla leadership europea a guida tedesca. Una lunga serie di scandali ed errori stanno offuscando l’immagine della Germania, per molto tempo additata come il modello d’Europa. In realtà essa sta fallendo...
Dopo Pritchard, anche il prof. Sapir denuncia i recenti avvenimenti in Portogallo, dove, in nome dei mercati e delle istituzioni europee, il volere dell’elettorato è stato ignorato contro ogni norma democratica (il Presidente ha deciso di non dare il mandato...
Come riporta il Wolfstreet, il capo economista della BCE ha fatto un notevole outing a una recente conferenza, tra il disinteresse generale. I grafici mostrati in quell’occasione hanno evidenziato tutti i fallimenti economici dell’eurozona: la riduzione della...
Un articolo del quotidiano greco Ekathimerini rivela gli stretti rapporti tra il governo greco e gli USA durante i negoziati, confermando ancora una volta quello che già si sapeva: l’euro, ben lungi dall’essere uno strumento di autonomia...
Le sanzioni agricole russe in ritorsione verso la UE stanno uccidendo gli agricoltori europei. Russia Insider riporta che migliaia di agricoltori provenienti da tutta Europa sono sul piede di guerra. Sostenere gli agricoltori a fronte della chiusura di uno dei loro...
Francesco Giavazzi, celebre sostenitore della mitologica “austerità espansiva”, in un articolo su VoxEU con Richard Baldwin fa il punto sulle opinioni condivise dagli economisti a livello mondiale sulle cause della crisi dell’eurozona… e...
Un articolo del Guardian guarda al futuro dell’eurozona dopo la conclusione della vicenda greca. Gli attori europei hanno solo dimostrato un’altra volta di non essere in grado di risolvere le contraddizioni di un’unione monetaria priva di unione politica. I...
Segnalato su Goofynomics, questo articolo del giornale greco Ekathimerini divulga quel che risulta dai verbali delle riunioni del FMI e che noi da tempo sapevamo già: il FMI era ben consapevole che i programmi di salvataggio avrebbero distrutto...
Uno studio di Natixis osserva come i mercati finanziari, allo stato attuale, non sembrano scontare nel futuro un crollo dell’euro; tuttavia, sulla scorta di alcuni precisi indicatori, la nota banca di investimento conclude che, a essere realisti, la...
Il Prof. Jacques Sapir sul suo blog Russeurope commenta un documento di lavoro prodotto dalla direzione del PCF ad uso dei militanti sugli eventi in Grecia, smaccatamente volto a orientarne il pensiero distorcendo la realtà. Intanto, esso ignora completamente...
Il World Socialist Web Site pubblica un duro articolo in cui denuncia il tradimento politico di Syriza, i cui contorni sono chiaramente delineati da molte recenti dichiarazioni, specialmente da parte di Varoufakis in un’intervista di alcuni giorni fa. Purtroppo...
La farraginosa complicazione del diritto europeo fa sì che ben pochi tra i comuni cittadini siano consapevoli di quali siano le modalità di governo della UE, un’organizzazione che sta diventando sempre più determinante per le nostre vite. In questo...
Un interessante commento di Sapir sulla posizione, portata avanti in Italia da Romano Prodi ma anche da molti ambienti della cosiddetta sinistra, di denuncia delle “colpe” della Germania, che con la sua rigida ed apparentemente assurda linea di...
Nel suo Free Lunch sul Financial Times, Martin Sandbu commenta la serie di articoli pubblicati dal giornale inglese sul “Nuovo Mondo del Lavoro”. Se la propaganda sottolinea la romantica libertà del lavoro freelance, la realtà, soprattutto in Europa,...
Riportiamo la seconda parte del lungo articolo di Jacques Sapir sulla sinistra europea e la crisi greca (qua la prima parte). L’oggetto dell’analisi questa volta è la sinistra radicale che, seppure inizi a maturare una timida comprensione della vera natura...
In un recente post del suo blog, Jacques Sapir analizza l’effetto della crisi greca sulla sinistra socialdemocratica europea e cerca di tracciare una genealogia dell’ideologia che la guida dagli anni ’80. A 30 anni dalla sbornia storica che si sono...
Gregory Mankiw sul New York Times torna sul tema del “ve l’avevano detto”. Era stato previsto non solo che l’euro sarebbe stato un fallimento economico, ma anche che avrebbe creato conflitti politici, tensioni e divisioni tra i paesi. Gregory...
Il New York Times riporta le idee del ministro delle finanze tedesco Schäuble sul Grexit. Schäuble mette in fila delle semplici verità: la Grecia ha accettato un drastico piano di riforme per ottenere altri finanziamenti, ma probabilmente neanche questo sarà...
Il prof. Sapir legge e commenta il terrificante “accordo” che l’Eurogruppo ha imposto alla Grecia, questo lunedì mattina, come condizione per ricevere liquidità e dunque non uscire (per ora) dall’euro. Le conseguenze politiche sono...
Il sito del Council on Foreign Relations (CFR) sottolinea in maniera esplicita come il denaro che l’Italia perderebbe in seguito a un default della Grecia è in realtà quello che il nostro paese ha impegnato per il salvataggio delle banche francesi...
Sul suo seguitissimo blog, J. Sapir commenta il referendum greco. Le istituzioni europee hanno cercato di influenzarne il risultato giocando sporco, ma sono state sconfitte. La loro reazione ora è scomposta, e perfino l’addio di Varoufakis difficilmente aiuterà a...
P. Hoppenheimer inquadra storicamente il progetto della moneta unica, paragonandola ai suoi predecedenti. Tutti i grandi accordi di cambi fissi si sono rivelati deleteri e distorsivi per le economie che li hanno adottati, e spesso sono stati forieri di tensioni e...
Il prof. Jacques Sapir si pronuncia in maniera come sempre molto chiara sull’atto di forza da parte delle istituzioni UE, che in occasione della crisi greca si sono ormai inoltrate in una deriva in cui la posta in gioco non è più il debito, ma i principi della...
Anche un eminente conservatore tedesco come Hans-Olaf Henkel ritiene che la causa prima della miserabile situazione europea sia da collegare in primis alla moneta unica. Il legame tra la crisi e le rigidità dell’euro è chiarissimo, ma purtroppo questo argomento...
Un bell’articolo del prof. Jacques Sapir fa emergere le lezioni profonde che si possono trarre dalla crisi greca, qualunque sarà il suo esito. Perseguendo nei fatti la resa del governo greco e il principio della sovranità limitata, la UE si è mostrata per...
Il World Socialist WebSite descrive le pericolose manovre militari della NATO nel baltico e nell’Europa dell’est per ciò che sono: uno spregiudicato tentativo degli USA di accerchiare e minacciare la Russia per strapparle le sue tradizionali aree di...
L’economista e giornalista economico greco Leonidas Vatikiotis spiega le ragioni per cui, secondo la “Commissione per la Verità sul Debito Pubblico” istituita per iniziativa del Parlamento greco, il debito al FMI non dovrebbe essere ripagato. In...
Paul Craig Roberts — ex vicesegretario dell’amministrazione Reagan nonché tra i fondatori della “Reaganomics” — scrive un durissimo post contro il TTIP, trattato capestro che non ha nulla a che fare con il libero commercio, ma serve alle...
A tre anni dalla sua elezione, Jacques Sapir traccia un’analisi impietosa del mandato di François Hollande. A monte della crisi economica che sta distruggendo l’industria e la società francese ci sono le scelte del presidente della repubblica,...
Foreign Affairs riporta questo celebre articolo del 1996 di Rudiger Dornbusch, economista della scuola di Chicago, allievo di Mundell. Dornbusch ricostruisce il contraddittorio percorso che stava guidando l’Europa verso l’unione monetaria (percorso in...
Ormai anche i media più mainstream, quale è indubbiamente il Financial Times, ne parlano apertamente: l’eurozona è una creazione mal progettata che ha portato danni anziché vantaggi a molti dei suoi membri. In quest’ottica, G. Rachman vede il Grexit come...
Le Temps, uno dei maggiori quotidiani svizzeri, pubblica un articolo del prof. Lambelet, che denuncia il come e il perché l’euro sia stato esattamente quel disastro che molti economisti avevano previsto fin dall’inizio. L’euro, che nei bei propositi...
Su Foreign Policy, Philippe Legrain, consulente del presidente della Commissione Europea fino allo scorso anno, fa una critica radicale alla BCE. Questo organismo, che non deve rispondere a nessuno del suo operato, anziché essere di sostegno ai governi dell’eurozona...
La stampa tedesca mette sempre più apertamente in dubbio la moneta comune. Thomas Kirchner sul Süddeutsche Zeitung, uno dei quotidiani più importanti vicino al partito di governo, con un’analisi certamente strabica e volta ad evitare l’ascesa dei...
Jacques Sapir commenta l’ultimo World Economic Report del FMI, che fa due importanti ammissioni: l’indebolimento delle economie dell’eurozona è strutturale, e le tanto perorate riforme sulla flessibilità del lavoro non aumentano affatto...
Due accademici italiani, Del Savio e Mameli, denunciano su Truthout mistificazioni e pericoli del cosiddetto progetto di integrazione europea: l’unione monetaria è stata innanzitutto lo strumento per favorire l’unione degli oppressori (le élite...
Sull’Independent Colm MacCarthy analizza le modalità di gestione della crisi europea: i problemi alla base della costruzione europea abbondano, ma i politici europei “donabbondiano”. Col clima politico che si è creato, è ormai impossibile pensare...
Elliott Morss, esperto di commercio e finanza dei paesi in via di sviluppo, analizza la situazione dei paesi più in gravi difficoltà economiche nel mondo. Ed arriva a un’ovvia conclusione: stanno peggio i paesi che non dispongono di una propria valuta, e in...
Dal sito Jacobinmag una lunga conversazione a tre voci con Stathis Kouvelakis, del comitato centrale di Syriza, sulla possibilità effettiva di una uscita della Grecia dall’euro e di una rottura dell’eurozona. L’intervista tocca parecchi punti...
Su Project Syndicate Stefan Kawalec, uno dei firmatari del Manifesto di Solidarietà Europea, chiarisce come l’eurozona sia diventata la più grande manipolatrice mondiale di valuta. Questo mette in pericolo i rapporti con i partner – in particolare gli USA – ma...
Jacques Sapir scrive un duro articolo (che riprende il titolo di un recente convegno di Asimmetrie) in cui accusa la follia di chi vuole mantenere in vita l’euro ad ogni costo: la moneta unica ha portato conflittualità economica tra i paesi che la...
Jacques Sapir mostra come l’economia russa stia assorbendo l’impatto delle sanzioni e della crisi del tasso di cambio del rublo, tanto che Bloomberg in un recente articolo la presenta come una terra di opportunità per gli investitori. di Jacques...
Sir Noel Malcom, storico e giornalista inglese di grande fama, già nel 1995 aveva chiara l’impossibilità storica e politica di procedere verso gli Stati Uniti d’Europa. Con dei chiari e semplici ragionamenti, prevedeva inevitabilmente quanto si sta oggi...
La Bundesbank, inorridita dalla prospettiva che la Commissione possa interpretare le sacre regole di bilancio con una certa flessibilità (vedi i due anni concessi alla Francia per rientrare nel limite del deficit) e dal rischio di una responsabilità solidale sul...
Un lungo coraggioso articolo del settimanale tedesco Der Spiegel affronta il tema del passato nazista della Germania e dei sempre più aperti riferimenti al ritorno di un quarto Reich. Dopo una rassegna del dibattito nei vari paesi europei (Italia inclusa), lo...
Ripubblichiamo un chiarissimo articolo di Jacques Sapir del 2012, ma sempre attuale, che dati alla mano dimostra come il “Più Europa” sia solo un castello in aria per sognatori… di Jacques Sapir, 10 novembre 2012 Ora sull’ipotesi...
Dal blog Goofynomics, il Prof. Alberto Bagnai mostra la divergenza delle economie dell’eurozona dall’avvio dell’euro sino agli ultimi dati disponibili, per quel che riguarda sia la posizione sull’estero che la crescita del Pil. Un grafico molto...
Un lucidissimo Lapavitsas, l’economista greco deputato di Syriza (ma euroscettico) affronta tutti i temi fondamentali: l’inevitabile uscita dall’euro, l’urgenza di rilanciare la domanda interna, la nefasta conflittualità prodotta dalla moneta...
Jacques Sapir racconta della conferenza organizzata ad Atene, che finalmente contempla in maniera esplicita la possibilità per la Grecia di uscire dall’euro. Questa conclusione pare obbligata in ogni caso, ma occorre che la politica si muova per evitare che essa...
Mentre politici e stampa prevedono grandi benefici dal QE di Draghi e dalla svalutazione dell’euro, Marine Le Pen nella sua conferenza stampa di risposta all’annuncio del QE di Draghi fa molte osservazioni interessanti e condivisibili, come ad...
Nell’ambito dell’iniziativa di traduzione di working paper in crowd-funding, pubblichiamo questo bellissimo articolo di Wynne Godley sulla London Review of Books. Già nel 1992, poco dopo la firma del Trattato di Maastricht, Godley segnalava con estrema...
P. Legrain, ex membro della Commissione Europea e membro della London School of Economics, può finalmente dire quello che qualcuno in Italia già diceva 3 anni fa: l’euro non è compatibile con la democrazia. Negare ai cittadini di poter decidere il proprio destino...
Jacques Sapir discute lo stato attuale del dibattito sull’euro (citando anche Fassina) e considera imminente il punto di rottura. L’intransigenza tedesca combinata alla passività delle altre classi dirigenti europee rende probabile, purtroppo,...
Dal sito dell’istituto Bruegel, riportiamo questo articolo in cui viene mostrata la mancata convergenza (o addirittura la divergenza) di metà dei paesi ex comunisti verso il reddito pro capite dei paesi dell’Europa occidentale, a 25 anni dal crollo del...
La radio britannica Share Radio ha intervistato Alberto Bagnai e Brigitte Granville. Il discorso inizia dall’ipotesi Grexit (che i due hanno recentemente discusso ne “Le Conseguenze Economiche della Grecia“) ed è lo spunto per parlare dei gravi vizi...
Le voci che chiedono lo smantellamento dell’euro si levano sempre più alte: il quotidiano francese Le Monde pubblica un lungo articolo in cui Wolfgang Streeck, sociologo e professore di economia presso l’Università di Colonia, spiega che, se si vuole...
In un’intervista alla CBC (l’emittente pubblica canadese), il Viceministro degli Esteri ucraino chiede al Canada (e all’Occidente in genere) armi, addestramento e sostegno militare in favore dell’Ucraina per una possibile guerra su vasta scala...
Nell’intervista a Real News, il prof. Heiner Flassbeck denuncia un fatto che stranamente è oggetto di una rimozione collettiva (e non solo da parte dei tedeschi) – il ruolo devastante giocato dalla Germania nell’unione monetaria...
Statis Kouvelakis, professore di scienze politiche al King’s College di Londra, è una autorevole voce critica all’interno del comitato centrale di Syriza. Egli commenta in maniera completa e dettagliata il come e il perché della sconfitta del governo...
In un’intervista a Les Echos, l’ex capo di Stato francese e padre dell’euro Valéry Giscard d’Estaing sostiene che una “uscita amichevole” della Grecia dall’eurozona è necessaria per evitare una crisi ancora più grave. Anche...
Secondo Jacques Sapir siamo arrivati al cuore del conflitto tra il nuovo governo greco e l’euro-austerità. Se i greci manterranno ferme le loro richieste, sostenute da ambienti accademici e politici autorevoli, riusciranno a smascherare definitivamente...
Paul Krugman commenta il fallimento dell’incontro tra l’Eurogruppo e il governo greco, coi vertici europei che esigono il rispetto di tutti gli “impegni” presi precedentemente, per quanto totalmente irragionevoli per la Grecia (un paese che è...
Sul suo blog Russeurope, il prof. Sapir commenta l’accordo faticosamente raggiunto a Minsk tra la Russia, l’Ucraina e gli esponenti europei (quelli che contano, ovviamente): è una vittoria per gli insorti, e per la Russia, e anche se resta il dubbio se si...
Mentre si stanno svolgendo gli incontri tra la delegazione greca e l’euro establishment, a prescindere da quale sarà l’esito finale, Jacques Sapir afferma che stiamo assistendo a una forte affermazione politica del sentimento nazionale contro il...
Su FTAlphaville un bel commento ad uno studio di Michael Pettis, definito la migliore analisi sulla crisi dell’euro che il giornalista abbia mai avuto occasione di leggere, in cui oltre ad altre cose si individuano soprattutto due aspetti cruciali: la...
Un commento di Jacques Sapir sugli sforzi diplomatici di Merkel e Hollande in mezzo ai “venti di guerra” che spirano sempre più forti. Sarebbe necessaria una chiara presa di distanza da una politica americana così palesemente contraria agli interessi...
Jacques Sapir analizza la strategia della partita che si sta giocando tra la Grecia e l’Euroestablishment alla luce della teoria dei giochi, di cui il Ministro Varoufakis è un esperto: si starebbe giocando al “gioco del pollo”, in cui vince chi...
Riportiamo l’ultima parte di un lungo articolo di Der Spiegel in cui il settimanale, dal suo punto di vista tedesco, si interroga sulle profonde divergenze che allontanano i paesi dell’eurozona: Tsipras è visto come la manifestazione più estrema di una...
Sul quotidiano Die Welt i risultati di un’indagine statistica mostrano una Germania in sofferenza, con i dati sulla povertà in aumento. Evidentemente i “benefici dell’euro” non ricadono sulla popolazione del paese che in questo decennio ha...
Il prof. Jacques Sapir commenta la vittoria di Syriza considerandola un segnale di speranza: il programma di Syriza non è rivoluzionario, ma per la Germania e gli altri paesi del centro il problema è soprattutto la ricaduta politica di eventuali accordi, che...
Un interessante approfondimento di Jacques Sapir sottolinea alcuni aspetti della decisione di Mario Draghi che sono passati quasi inosservati e tuttavia rappresentano un passo importante verso un ritorno alle politiche monetarie nazionali, e forse una preparazione...
Paul Krugman dice la sua sul quantitative easing (QE) atteso a brevissimo da parte della BCE di Draghi. Nonostante le preoccupazioni dei media tedeschi, il QE non avrà alcun effetto significativo, i mercati lo sanno bene e non si sono affatto...
Pubblichiamo l’intervista dell’AntiDiplomatico all’economista Brigitte Granville*, la quale conferma quel che sta diventando sempre più chiaro: l’euro è stato creato per motivi politici e contraddice la logica economica; se rimane in...
Riportiamo qui l’articolo già pubblicato a giugno 2013 sulla significativa relazione di Vítor Constâncio, completamente ignorata dai nostri media, in cui il vice presidente della BCE ammette a chiare lettere come all’origine della crisi...
Sulla piattaforma Pieira, l’economista A. Mody ripercorre le tappe forzate con cui Kohl ha imposto l’unione monetaria della Germania prima e dell’Europa successivamente. Le sue decisioni hanno ignorato ogni buon senso economico, ed oggi le conseguenze del suo...
Non lo diciamo noi, lo dice un economista e giornalista americano molto noto, ex consigliere dell’amministrazione Reagan ed editorialista del Wall Street Journal: in un articolo sul suo sito, di cui riportiamo i brani che ci riguardano, Paul Craig Roberts...
Interessanti e approfondite riflessioni di Jacques Sapir sul massacro di Charlie Hebdo: una parte dei giovani figli di immigrati non riescono a integrarsi perché non esiste niente a cui integrarsi. L’Europa non sarà mai un paese, e la Francia non lo è più....
Sul portale Macropolis, Yiannis Mouzakis sfata un mito molto diffuso: i soldi dati alla Grecia non sono serviti a pagare fiumane di improduttivi dipendenti statali, ma a onorare gli impegni con i creditori dello stato e soprattutto dei privati greci. Si tratta in...
Con grande piacere cogliamo l’invito alla traduzione del post apparso in originale in lingua inglese su Goofynomics, in cui il prof. Alberto Bagnai analizza come si è evoluta l’esposizione delle banche tedesche nei confronti dei partner...
Il Prof. Sapir commenta l’atteggiamento della Germania nei confronti della Grecia, che come risulta da diverse dichiarazioni si dice disposta a tollerare l’uscita del paese dall’euro, e sottolinea l’assoluta novità della rottura di un...
Il quotidiano tedesco Handelsblatt ha pubblicato una lunga intervista a Mario Draghi, che qui riportiamo, in cui si interroga il presidente della BCE sugli aspetti più controversi per i tedeschi: la politica monetaria espansiva, che schiaccia il rendimento dei...
Il sociologo Ziegler, intervistato da Voxeurop, parla di Europa, democrazia, sinistra, TTIP e xenofobia. Al di là dei singoli (e preoccupanti) fatti, si nota la scomparsa della coscienza di classe da parte dei lavoratori, che oggi tollerano la violenza inflitta loro,...
Sul suo sito RussEurope il prof. Jacques Sapir vede le elezioni anticipate in Grecia, con la possibile ascesa al governo di Syriza, come una resa dei conti importante che avrà forti ricadute sui paesi che subito dopo la Grecia ingaggeranno la stessa lotta contro la...
Un articolo al vetriolo (controverso in alcune parti) di Peter Oborne sul Telegraph mette a nudo la sconsiderata irresponsabilità della classe dirigente europea che ha creato e sostenuto la moneta unica: per perseguire il loro progetto irrealizzabile hanno distrutto...
Jacques Sapir spiega sul quotidiano francese Le Figaro l’azione del Presidente Putin per contrastare la crisi del rublo, strategia che ha provocato un bagno di sangue per gli speculatori. Sapir spiega anche i costi di questa strategia e la probabile svolta che...
Sul Brussel Blog del Financial Times, Peter Spiegel parla di una bozza – trapelata e pubblicata dal FT – del comunicato che dovrà essere rilasciato al prossimo summit di questa settimana, in cui si rimanda a giugno dell’anno prossimo qualsiasi passo...
Werner Raza, direttore dell’Austrian Foundation for Development Research, parla del TTIP in un’intervista su Open Democracy: l’accordo di libero scambio transatlantico è un pericolo per il benessere dei cittadini, i diritti dei lavoratori,...
Un interessante studio di Natixis conferma in maniera analitica e documentata quanto la “unione” monetaria sia un gioco al massacro in cui tutti i paesi per cercare di stare a galla si indeboliscono a vicenda, come dei nuotatori che in procinto di affogare...
Di fronte ai catastrofici dati dell’economia europea – specie se paragonati agli analoghi dati USA – il Nobel Paul Krugman sul New York Times attacca il luogo comune che identifica nei PIIGS i colpevoli, perché la realtà è ben diversa. Il paese che più di...
Wolfgang Münchau su Der Spiegel si esprime sul possibile prossimo abbandono dell’Eurozona da parte dell’Italia. L’autore sottolinea la gravità della decisione per la tenuta dell’Unione monetaria, ma anche i benefici, che per l’Italia sarebbero...
Mentre i media nostrani tentano di dimostrare che “l’Italia non è degna dell’euro”, il Nobel Krugman sul New York Times evidenzia un dato indiscutibile: il paese che più macroscopicamente disattende le regole europee è la Germania. La mancata volontà di...
Zero Hedge, sito si informazione economica e finanziaria americano tra i più frequentati, col suo consueto stile graffiante si prende gioco di Renzi che dichiara al mondo che ascolta di vedere il bicchiere mezzo pieno, mentre il suo paese affonda…evidente...
Rilanciamo un brano dell’intervista al prof. Bagnai di Alessandro Bianchi dell’Antidiplomatico, già pubblicata da Vocidallestero, la cui comprensione risulta fondamentale: è possibile fare politiche di opposizione all’austerità restando...
Il Wall Street Journal riporta di un sondaggio dell’Istituto di Ricerca IW secondo cui le imprese in Germania stanno frenando sui loro precedenti progetti di investimento, e il piano di spesa pubblica presentato dal governo in tre anni a partire dal 2016 risulta...
Una analisi molto completa e approfondita di Jacques Sapir sulle conseguenze economiche e finanziarie di un’uscita dall’euro della Francia – prospettiva che si imporrà a breve termine anche a paesi come l’Italia e la Spagna – in cui ...
Un articolo di Jacques Sapir che ci riguarda da vicino prefigura quel di cui ormai tutti parlano (anche quelli che lo fanno solo a porte chiuse…) e che appare come inevitabile: un’uscita dell’Italia dall’euro entro la primavera prossima. Ma...
Una pregevole ricostruzione della crisi, dal suo primo inizio negli USA alla pesante ricaduta nell’Eurozona, che mostra in maniera precisa e puntuale come la ricetta della shock economy è stata applicata con successo anche in Europa, la culla dello stato...
I punti caldi delle interviste riservate a Geithner entrate in possesso del Brussel Blog e pubblicate sul Financial Times ci rivelano una gestione Draghi serva dei mercati e in preda all’improvvisazione – e una élite finanziaria che nel difendere i suoi...
Sul Financial Times il prestigioso opinionista Wolfgang Münchau mette in guardia tutti: la rottura dell’euro potrebbe essere molto vicina, non tanto per cause finanziarie, ma politiche. La forza dei partiti euroscettici è in aumento ovunque, e le condizioni...
Su MainlyMacro, Simon Wren Lewis conferma che il problema europeo non è di stati spendaccioni o di mancate riforme strutturali in tutti i paesi tranne che in Germania. Al contrario, è un problema di repressione dei salari nella sola Germania che ha spiazzato tutti...
Su Business Insider, una spiegazione semplice e agile sui vari tipi di deflazione e sul perchè l’Europa sta entrando in una spirale deflattiva distruttiva di Mike Bird, 15 Ottobre 2014 L’inflazione sta crollando in tutta Europa....
Il Nobel Paul Krugman sul New York Times applica la legge di Dornbush alla crisi dell’euro: una crisi al rallentatore, ma che può manifestarsi all’improvviso. . . e il grado di confusione mentale è ancora alto. di Paul Krugman, 11 Ottobre...
Un bellissimo articolo di Frances Coppola su OpenDemocracy sostiene che la crisi dell’eurozona si è semplicemente trasformata da acuta in cronica, e risponde alle proposte di chi crede nell’illusione del “più Europa”: come si approfondisce...
Der Spiegel — la celebre rivista settimanale tedesca — scrive un articolo impietoso sulle prospettive economiche della Germania: un paese che non ha fatto investimenti, non sta crescendo, e nel quale il livello di benessere sta scendendo per la maggior parte dei...
Il quotidiano francese Le Monde, sinora eurista a spada tratta, corregge il tiro pubblicando un articolo che mette in discussione le precedenti granitiche certezze sulla pioggia di cavallette in caso di uscita dall’euro: in Francia il vento comincia a cambiare...
Sul New York Times il Nobel Paul Krugman ridicolizza per l’ennesima volta la presunta cura di tutti i mali: le “riforme strutturali”. I paesi come la Spagna che le avrebbero attuate, in realtà non hanno fatto altro che massacrare i propri lavoratori. Di...
Dopo la fine del sogno americano, era solo questione di tempo prima che finisse anche la fiducia nell’egemonia americana. Il ventunesimo secolo è ancora giovane, ma per gli Stati Uniti le sfide che si sono presentate (e cercate) sono state già abbastanza da...
Dalla rivista online Foreign Affairs, un interessante studio sul “Quantitative Easing per il Popolo”, di cui si è già parlato, in cui la politica monetaria si mette al servizio della politica di bilancio, per rilanciare con forza l’economia reale...
Finora ci dicevano che la Germania era il modello da seguire e che la colpa della crisi era nostra. Ma ora il solito Làszlò Andor, cioè nientemeno che il commissario europeo per l’occupazione, ammette ciò che sapevamo da anni: una delle condizioni...
Il prof. Jacques Sapir ha scritto una lettera aperta diretta al proprio presidente François Hollande (con un’analisi e un’esortazione che ricordano quelle rivolte dall’inglese Pritchard al premier italiano Renzi). Gli ultimi dati economici mostrano...
Come funziona l’Unione europea Qui parliamo di Unione Europea, anche se non è un tema di macro, perché comunque capirne il funzionamento oggi è utile a tutti, e in particolare a chi si interessa di economia e di sociale…Certo è che cavarsela...