Edilizia: un fondo per compensare il caro materiali

Il caro materiali rappresenta una questione particolarmente discussa negli ultimi mesi sia dal Governo che anche da numerose associazioni di categoria visibilmente preoccupate che tali rincari possano determinare delle conseguenze negative non solo per i piccoli commercianti ma anche per le imprese. Al fine di evitare delle conseguenze dannose sia per le imprese che per i privati, il Governo si è messo al lavoro al fine di trovare una soluzione che permetta di contrastare i rincari e dunque l’aumento dei prezzi relativi ai materiali da costruzione.

Una delle principali conseguenze si riscontra nel fatto che tale rincaro relativo ai prezzi dei materiali da costruzione rischia di compromettere alcuni benefici previsti in precedenza al fine di favorire la crescita e lo sviluppo delle imprese e dei privati fra i quali si può citare il noto Superbonus. In seguito alle sollecitazioni di numerose associazioni tra le quali si configura anche Confindustria, è stato approvato dal Governo l’articolo 1 septies del Decreto Sostegni bis, all’interno del quale sono previsti dei sostegni e degli aiuti concreti a tutte le imprese che abbiano sofferto a causa dei rincari e dall’aumento del prezzo dei materiali da costruzione.

Il decreto Sostegni-bis

Come detto in precedenza al fine di far fronte all’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, il Governo ha previsto all’interno del decreto in questione l’articolo 1 septies all’interno del quale vengono previste delle misure da attuare in merito alla questione relativa al caro materiali. Occorre precisare che l’introduzione del suddetto articolo è stata in sostanza determinata dalla pandemia, ovvero dal Covid 19, il quale ha inciso in modo negativo sull’economia e anche sul settore edilizio contribuendo a determinare un incremento rilevante relativo ai prezzi dei materiali da costruzione. Come detto in precedenza l’articolo in questione è stato previsto grazie alle numerose associazioni che hanno segnalato la problematica, fra queste una di maggior rilievo è rappresentata dall’associazione di tutti i costruttori edili presenti all’interno del nostro paese. 

Il decreto sostegni-bis: il commento del presidente dell’Ance

In seguito all’approvazione della normativa finalizzata al contrasto del caro materiali è intervenuto il presidente dell’Ance il quale si è detto particolarmente contento delle misure adottate dal Governo per aiutare le imprese e i privati. Il presidente dell’Ance ha inoltre ringraziato le istituzioni, il loro impegno e la loro attenzione dimostrata nella ricerca di una soluzione che permettesse di garantire una ripresa ed una crescita di carattere economico per il paese

Cosa prevede la normativa

La normativa contenuta all’interno del decreto sostegni bis prevede un impegno particolarmente rilevante da parte del ministero delle infrastrutture, il quale dovrà procedere ad effettuare delle verifiche entro e non oltre la data prevista per il 31 ottobre 2021 relativamente all’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione. In sostanza il ministero dovrà procedere a rilevare tutte le variazioni in termini percentuali, siano esse in aumento oppure in diminuzione in misura all’8%, che hanno avuto luogo durante il periodo relativo al primo semestre dell’anno corrente.
Nel caso in cui il ministero delle infrastrutture rilevi delle variazioni in termini percentuali si procederà in seguito ad una compensazione, sia essa in diminuzione oppure in aumento.

Il valore della compensazione viene calcolato sulla base di quanto previsto all’interno del decreto sostegni-bis. In sostanza il calcolo viene effettuato in considerazione di tutti i materiali da costruzione che sono stati utilizzati all’interno delle lavorazioni che hanno avuto luogo durante il periodo fra il 1 Gennaio 2021 sino al 30 Giugno 2021. Affinché sia possibile ottenere tale compensazione è inoltre necessario che tutti i materiali impiegati durante i processi lavorativi siano stati propriamente contabilizzati secondo quanto stabilito dal decreto sostegni-bis. La compensazione viene calcolata nella pratica applicando a qualunque materiale da costruzione impiegato nel primo semestre del 2021 la variazione sia essa in aumento oppure in diminuzione eccedente l’8%

Edilizia Decreto Sostegni Bis
Edilizia Decreto Sostegni Bis

Istanza di compensazione

Con riferimento all’istanza di compensazione occorre distinguere con riferimento alle variazioni in aumento e alle variazioni in diminuzione.

Per quanto riguarda le variazioni in aumento, l’appaltatore deve procedere a pena di decadenza alla presentazione della apposita istanza di compensazione presso la stazione appaltante entro 15 giorni i quali decorrono dalla pubblicazione del decreto del ministero delle infrastrutture all’interno della gazzetta ufficiale.

Per quanto concerne invece le variazioni in diminuzione, l’istanza di compensazione viene predisposta d’ufficio dalla stazione appaltante sempre entro entro 15 giorni che anche in questo caso decorrono dalla pubblicazione del decreto del ministero delle infrastrutture all’interno della gazzetta ufficiale.

Per quanto concerne la compensazione, le stazioni appaltanti potranno procedervi impiegando sino al 50% delle risorse accantonate in relazione a possibili imprevisti relativi al quadro economico di un intervento. Queste ultime possono procedere alla compensazione impiegando inoltre ulteriori somme di denaro provenienti da ribassi d’asta non destinate ad una finalità oppure impiegando delle somme avanzate da ulteriori interventi in precedenza effettuati.

Nell’ipotesi in cui le risorse in possesso delle stazioni appaltanti non siano in alcun modo sufficienti per effettuare le compensazioni, queste ultime potranno accedere ad un apposito fondo relativo all’adeguamento dei prezzi la cui dotazione ammonta a 100 milioni di euro. Quest’ultimo verrà gestito dal ministero delle infrastrutture il quale farà le relative verifiche in ordine all’accesso al fine di garantire sicurezza ed equità a tutte le imprese siano esse piccole, medie o grandi.

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