La pandemia ha influenzato molto la stragrande maggioranza dei settori economici e in maniera inevitabile anche il mercato immobiliare, che ha registrato significative ripercussioni sull’andamento dei prezzi, soprattutto nel corso del primo trimestre del 2021. Come noto, il 2020 si era concluso con un calo importante delle transazioni, pari circa a -14% rispetto al 2019. Il solo trend chiuso in positivo è stato quello relativo all’andamento dei prezzi specialmente delle abitazioni, con una crescita dell’1,9%. Ma quali sono le variazioni dei prezzi delle case nel 2021 e le previsioni future? Cosa bisogna aspettarsi?
Trend mercato immobiliare 2021
Concluso il primo trimestre è possibile tirare le somme e avere una visione più chiara del fenomeno immobiliare. Nello specifico, è stato possibile notare una leggere flessione dei prezzi che ha portato alla conseguente riduzione del valore per metro quadrato. Vediamo più nel dettaglio quali sono state le variazioni.
In base ai dati raccolti è emerso che tante famiglie italiane, almeno durante tutto il 2020, non erano ben consapevoli delle ripercussioni sanitarie sulla capacità di spesa, per questo hanno preferito agire con la massima prudenza e rinviare l’acquisto di una nuova casa. La vera sfida si attende nel corso del 2021, in cui si prevede un buon recupero, così come confermato dalle statistiche del primo trimestre.
Prezzi delle case dopo il periodo di lockdown
L’anno 2020 non è stato molto fortunato per il mercato immobiliare. Le chiusure per ragioni sanitarie hanno innescato una riduzione delle vendite, specialmente durante marzo e aprile, mesi in cui a causa delle restrizioni non è stato possibile nemmeno fissare appuntamenti per visitare fisicamente gli appartamenti.
Gli effetti della pandemia si sono notati anche sui prezzi, visto che nel primo trimestre del 2020, soprattutto nelle grandi città, le quotazioni immobiliari hanno subito un ribasso dell’1%, ad eccezione di Milano e Verona in cui si sono registrati aumenti rispettivamente del 2% e 4%. La città che invece ha subito il crollo maggiore è stata Genova, con il -4,4%.
Esaminando i dati relativi ai primi mesi di quest’anno si nota una flessione dei prezzi in ben 14 regioni italiane. In media vengono richiesti 1.919 euro al metro quadro, con un aumento dell’1,43% rispetto al mese di agosto 2020. Lazio, Marche e Lombardia sono le regioni in cui si sono verificati maggiori cali. Resta invece stabile il Veneto, mentre in Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia c’è stato un aumento rispettivamente del 2,8% e del 2,4%.
Merita una segnalazione anche il Trentino Alto Adige, regione prima in classifica per quanto riguarda il prezzo al metro quadro, pari a 2.473 euro, seguita dalla Liguria (2.440 euro) e dalla Valle d’Aosta (2.402 euro). Un lieve incremento dei prezzi ha interessato anche la Calabria e la Basilicata.

Previsioni per il futuro
Stando all’indice Istat nel corso di tutto il 2021 si attende una ripresa con rialzi che possono sfiorare anche il 12%. Tutto questo sarà possibile grazie alla nuova rimodulazione delle domanda, complici anche i benefici fiscali previsti dal Decreto Rilancio. Gli italiani oggi cercano soprattutto case funzionali che permettano di lavorare in modalità smart working, ma non solo. Vengono molto richiesti gli immobili che sono provvisti di ampi spazi esterni, quali terrazzi e giardini, che assicurano maggior comfort abitativo e la possibilità di svolgere maggiori attività in famiglia.
La speranza di uscire quanto prima dalla pandemia non fa altro che rafforzare anche la posizione delle ville signorili, oltre che di tutte quelle residenze ubicate nelle località turistiche, nonostante il crollo degli affitti che ha segnato -70% durante il 2020. Si attendono anche interessanti prospettive per quanto riguarda l’acquisto delle abitazioni come investimento, indipendenti o semindipendenti.
L’Agenzia delle Entrate ha comunicato che nel 2021 si è verificato un aumento delle compravendite immobiliari pari al 3,1% rispetto all’anno precedente. In ogni caso gli effetti del Covid-19 sono stati diversi in base alle zone interessate. Luoghi periferici e in cui i contagi sono stati contenuti hanno registrato un +8%, a differenza dei capoluoghi di provincia che hanno subito un calo del -7% circa.
Ulteriori considerazioni
Considerando lo scenario peggiore, i prezzi saranno in calo per tutto il 2021. In ogni caso i cambiamenti che si sono già verificati impongono la massima cautela e uno scenario più certo potrà essere delineato solo verso la fine dell’anno.
Intanto le scelte degli investitori privati mirano a puntare verso abitazioni che possano rappresentare delle proficue rendite nel tempo. Tante case catturano l’attenzione non tanto per il rendimento, quanto per la stabilità che conservano sul mercato.
Occorre anche considerare alcuni importanti fattori che incidono direttamente sulla domanda e sull’offerta delle abitazioni. A questo proposito basta pensare all’invecchiamento della popolazione e al PIL. A tutto ciò si aggiunge il fenomeno diffuso fra i giovani che riguarda la permanenza in casa dei genitori, oltre che gli spostamenti maggiormente concentrati in grandi città o capoluoghi di provincia, aspetti si rivelano segni di scarsa dinamicità del mercato residenziale.